sabato 20 giugno 2009

Pensieri sparsi: sogniamo nuovi e dirompenti diritti, numero quattro...


Non credo che un Nuovo Contratto Sociale dovrebbe contenere molti diritti, o almeno io non riesco ad immaginarne molti di più di quelli basilari visti fin qua.
Ancora qualcuno però, riesco a sognarlo.
Come il diritto alla libertà di scelta terapeutica.
Dalla culla alla tomba!
Mentre adesso la dittatura medico-legale ci impone il proprio controllo dalla gravidanza su su fino all'alimentazione forzata di corpi ormai esanimi.
Ma ci pensate? Non siamo più padroni di decidere come nascere, come curarci, come morire. Che ne è della nostra libertà e dignità di esseri umani?
Allora sogniamo che ognuno di noi abbia la possibilità di gestire la propria salute come meglio crede e che nessun supposto superiore medico "ufficiale" possa permettersi più di definire ciarlatano chi semplicemente adotta altri sistemi terapeutici.
Riconosciamo nuovamente alla comunità la capacità di riconoscere un buon terapeuta da uno mediocre.
Riappropriamoci dei nostri corpi!
Che ognuno possa, per legge, diventare medico di se stesso. Possa per legge, scegliere se, come o da chi farsi curare.
Anche per questo quarto nuovo e dirompente diritto, esiste già qui e ora la possibilità di mettere in pratica quello che forse ci sarà legalmente riconosciuto fra molti anni.
Nel nostro privato possiamo già scegliere di assumere o non assumere certi farmaci, di seguire una dieta salutare piutosto che una nociva, di optare per un parto naturale invece che per un parto da incubo, di non vaccinare i nostri figli con vaccini che sono semplicemente il frutto di ministri corrotti...
Più difficile gestire il momento e le modalità della nostra morte o altri particolari procedure terapeutiche, specialmente se siamo ospedalizzati.
Ma nessuno ci obbliga ad ospedalizzarci no?
Ivan Illich, uno dei più grandi pensatori del secolo scorso, autore fra l'altro di "Nemesi Medica", dichiarava apertamente che preferiva farsi curare dai propri amici.
E voi?

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