domenica 1 marzo 2009

Bibliovideoterapia:La coppia amorosa:amarsi con gioia parte II




Salve a tutti,
eccoci all'ultimo brano che vi propongo, poi se questo breve percorso con Buscaglia vi è piaciuto potete recuperare una copia del libro e gustarvelo tutto!
"...La felicità...è sempre parte di un avvenimento della vita che va e viene. Solo uno sciocco si aspetta di trovarla sempre, o di poterla tenere in pugno dopo averla trovata. La felicità deriva sempre da qualche sentimento o azione e, tuttavia, pur sapendolo, molti di noi passano la vita in una frenetica ricerca della felicità, in un folle inseguimento della gioia. Ci lamentiamo del grigiore dei nostri rapporti. Ci comportiamo come se queste cose debbano potersi trovare da qualche parte. Raramente accettiamo l'idea che la felicità sia dentro di noi. Una delle grandi intuizioni della vita è quella che Soren Kierkegaard descrive così:
Un uomo, il cui interesse è sempre rivolto verso l'esterno, pensa che la felicità si trovi al di fuori di lui finchè non si guarda dentro e ne scopre la fonte in stesso.
Non possiamo cercare la felicità come fosse un oggetto smarrito. Siamo noi a crearcela. La definiamo in relazione a noi stessi e la sperimentiamo in un modo che è solo nostro.
Nessuno può essere felice al posto nostro né dirci cosa ci renderebbe felici.Quello che più rattrista è ...che ci facciamo convincere che la felicità sia il drink giusto, il cereale tutto salute...siamo sedotti dallo spot televisivo azzeccato..che ci fa credere di poter trasformare la propria vita cambiando marca di dentifricio. Non ci fermiamo mai a pensare che nulla al mondo che ci possa essere dato o negato ci porterà la felicità, a meno che non lo vogliamo.
In effetti, le persone più felici di questo mondo lo sarebbero probabilmente lo stesso anche se fossero private di tutto tranne che della vita....per conoscere la gioia e la felicità nulla è indispensabile agli esseri umani se non la vita stessa.
E' strano,ma fra le persone più felici che io abbia mai conosciuto c'erano proprio quelli che non avevano particolari ragioni di esserlo, che erano felici e basta. Sembravano avere in comune un coraggio straordinario, volontà di rischiare, disponibilità ad essere sconfitti senza prendersela, fiducia in se stessi, una grande riserva di energie, fede nella propria unicità creativa e la capacità di non abbandonare per strada i propri sogni..."
Lo trovo come sempre illuminante nella sua semplicità, ci sono cose che pur essendo come gioielli preziosi non sono a rischio di furto, le conserviamo dentro di noi solo lì in attesa di poter sprigionare la loro luce attraverso i nostri occhi, il nostro sorriso, le nostre parole, il nostro corpo.
Sì ogni momento è buono per coltivare energie belle, per gioire nonostante tutto, per scegliere di non perdere un'occasione, per stare bene o far star bene qualcun'altro, per cambiare una situazione o almeno per cominciare...non abbiamo niente da perdere, perchè NOI SIAMO VIVI ...che meraviglia!!

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