domenica 14 giugno 2009
Pensieri sparsi: Sogniamo nuovi e dirompenti diritti, numero tre...
Eccoci al terzo di quelli che abbiamo chiamato i nuovi e dirompenti diritti dell’essere umano del ventunesimo secolo. Diritti da sognare e da formulare adesso, auspicando un loro riconoscimento purtroppo posteriore… Ma anche diritti da vivere qui e ora, forse con qualche difficoltà o compromesso in più che se fossero sanciti per legge certo, ma comunque con la possibilità di farlo!
Come i precedenti anche questo diritto che sogno non è affatto una novità, è invece vecchio come il mondo,come la Terra ed infatti proprio di questo si tratta: del diritto alla Terra!
Sogno il diritto per ogni essere umano di poter ricevere in custodia un pezzo di terra da coltivare. Non penso ad un appezzamento tale da garantire l’autosufficienza, di vaste dimensioni, no, penso che non tutti potremmo o dovremmo diventare agricoltori. Ma penso che ognuno potrebbe attuare una delle tante forme di orticultura illuminate (quelle nella quali l’orto non vuole l’uomo morto, per intenderci…) e scoprirsi così in grado di provvedere con semplicità e poco sforzo alla propria provvista di verdure belle, fragranti, mature e sane. Sapere che vada come vada, posso addormentarmi la sera con la soddisfazione di aver messo sul tavolo un cibo frutto di quel rapporto di cura e di dono che caratterizza un’agricoltura dal volto umano.
E’ dai tempi dei tempi che aspettiamo una riforma agraria… E’ allora il momento di reclamare il nostro diritto ad un fazzoletto di questo pianeta che non dovrebbe appartenere in esclusiva a nessuno, si un fazzoletto di poche centinaia di metri quadri sarà sufficiente.
Again, come al solito, in attesa di una società umana degna di questo nome, possiamo iniziare ad attivarci qui e ora: con gli orti comunali, con gli orti sociali, o appoggiandosi a qualche amico contadino, o acquistando o affittandoci il nostro spicchio di paradiso…
A VillaVillaColle ci stiamo attivando e voi, cosa ci raccontate?
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