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domenica 14 giugno 2009

Pensieri sparsi: Sogniamo nuovi e dirompenti diritti, numero tre...



Eccoci al terzo di quelli che abbiamo chiamato i nuovi e dirompenti diritti dell’essere umano del ventunesimo secolo. Diritti da sognare e da formulare adesso, auspicando un loro riconoscimento purtroppo posteriore… Ma anche diritti da vivere qui e ora, forse con qualche difficoltà o compromesso in più che se fossero sanciti per legge certo, ma comunque con la possibilità di farlo!
Come i precedenti anche questo diritto che sogno non è affatto una novità, è invece vecchio come il mondo,come la Terra ed infatti proprio di questo si tratta: del diritto alla Terra!
Sogno il diritto per ogni essere umano di poter ricevere in custodia un pezzo di terra da coltivare. Non penso ad un appezzamento tale da garantire l’autosufficienza, di vaste dimensioni, no, penso che non tutti potremmo o dovremmo diventare agricoltori. Ma penso che ognuno potrebbe attuare una delle tante forme di orticultura illuminate (quelle nella quali l’orto non vuole l’uomo morto, per intenderci…) e scoprirsi così in grado di provvedere con semplicità e poco sforzo alla propria provvista di verdure belle, fragranti, mature e sane. Sapere che vada come vada, posso addormentarmi la sera con la soddisfazione di aver messo sul tavolo un cibo frutto di quel rapporto di cura e di dono che caratterizza un’agricoltura dal volto umano.
E’ dai tempi dei tempi che aspettiamo una riforma agraria… E’ allora il momento di reclamare il nostro diritto ad un fazzoletto di questo pianeta che non dovrebbe appartenere in esclusiva a nessuno, si un fazzoletto di poche centinaia di metri quadri sarà sufficiente.
Again, come al solito, in attesa di una società umana degna di questo nome, possiamo iniziare ad attivarci qui e ora: con gli orti comunali, con gli orti sociali, o appoggiandosi a qualche amico contadino, o acquistando o affittandoci il nostro spicchio di paradiso…
A VillaVillaColle ci stiamo attivando e voi, cosa ci raccontate?

giovedì 28 maggio 2009

Pensieri sparsi: spazzolare gente, spazzolare...


Poco tempo fa un amico mi riportò il consiglio del suo dentista: "Dai retta a me, lascia perdere i dentifrici!".
Per me,che sono anni che metto in dubbio l'opportunità di usare il dentifricio, è stato un grande giorno, se iniziano a dirlo anche i dentisti,seppur confidenzialmente, allora l'intuizione era proprio giusta.
Quelli con il fluoro possono danneggiare pelle, ossa e reni, quelli anticarie possono essere cancerogeni, tutti contengono i tensioattivi, che possono irritare le mucose e causare perdite di sangue dalle gengive, o il Sodium Lauryl Sulphate, che potrebbe causare mutazioni e alterazioni del sistema riproduttivo,e così via...

Insomma!

I nostri nonni ne hanno fatto a meno per tutta la vita, usando solo lo spazzolino con acqua, acqua e sale, acqua aromatizzata, magari masticandosi una fogliolina di menta... Risparmiando soldi e garantendosi comunque denti sani e puliti. Perchè non dovremmo farlo noi?

Forse perchè ce lo sconsiglia una qualche associazione o ente, magari sponsorizzato dai produttori dei dentifrici?

L'uso del dentifricio è per me una delle tante abitudini quotidiane acquisite come ovvie, indiscusse, che in realtà sono più che discutibili. Abitudini che cerchiamo di inculcare anche ai nostri bambini, gli stessi bambini che fra poco tempo potranno trovare su internet le informazioni che invalideranno quelle stesse abitudini...
E che figura ci faremo?

Vi vengono in mente altre quotidiane ovvietà che potrebbero essere insensate?
Le volete condividere con noi?

Grazie!

domenica 17 maggio 2009

Le nostre ricette preferite: il pane vero!


Questa,più che una ricetta è una pratica che accompagna la nostra famiglia da quando il caro Fo'(andate a vedere il post su "I biscotti di Fo'") ci ha insegnato l'arte.
Il pane è uno dei tanti alimenti che la nostra evoluta società è riuscita a degenerare. Il pane che compriamo,al di là di qualche piccolo forno sopravvissuto, è un pane ottenuto con miscelati di farine e lieviti chimici, un pane spogliato delle sue proprietà nutritive,un pane che già dopo poche ore diventa immangiabile...
Il pane vero, come quello che faceva Fo', come quello che fa Ilaria, è un pane che dura settimane senza ammuffire,un pane che da solo può sostentarci, che accompagnato da frutta o verdura e formaggio può costituire un vero e proprio pasto salutare e perchè no, una splendida cena a lume di candela...
Cosa serve per farlo?
Tanti tentativi per trovare la giusta combinazione di farina, acqua e lievito madre...
Tanti tentativi per mettere a punto il vostro modo di impastare, di toccare, di dare forma al pane...
Tanti tentativi per affinare un gusto che vada bene per tutta la famiglia...

Offrirvi qua la ricetta non ha molto senso perchè la pratica è più importante della teoria in questo caso, chissà un giorno potremmo mettere sul blog un video su come fare, magari se qualcuno di voi ci aiuterà...

Se non lo avete mai visto fare, informatevi che in ogni paese, città, perfino metropoli, c'è sempre ancora qualcuno che non ha dimenticato come creare il pane vero.

E, per favore, fateci sapere come sono i vostri pani!!!