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martedì 29 settembre 2009

Le nostre ricette preferite: un impasto milleusi!




Eccovi un impasto sano, facile da fare e buono, buono!!

Dosi di base:

3 misurini (io uso un bicchiere) di farina bianca o semintegrale
1 misurino di acqua calda
1 misurino di olio di oliva o di semi di girasole
1 cucchiaio di semi di sesamo (facoltativo)
1 cucchiaino di sale

Versione dolce:
aggiungete all'impasto un cucchiaio di malto o miele o zucchero di canna.

In una ciotola mescolare farina, sale, semi
fare la fontanella ed in mezzo mettere acqua e olio
impastare energicamente per ottenere un impasto elastico che risulterà un pò oleoso, ma non appiccicoso...se così non fosse aggiungete un pò di farina.
Non dovete impastare troppo, basta che gli ingredienti siano ben amalgamati.

A questo punto avete varie possibilità:

1)Stendere l'impasto con il mattarello in una placca da forno, con una rotella tagliarlo a quadrati.
Infornare in forno caldo a 180° finché i crackers non sono belli dorati e croccanti. Di solito dopo ca. 15min. ma dipende dal vostro forno...

Sono degli ottimi snack da accompagnare a salsine di tutti i tipi.

2)Stendete l'impasto in una tortiera con la forchetta praticate dei forellini e cuocete come sopra. Avrete la base pronta per torte salate e dolci

3)Preparate una crema di ricotta e spinaci, o verdure a piacere, o di lenticchie
Stendete l'impasto su carta da forno nella placca e stendetevi la crema. Aiutandovi con la carta da forno arrotolate l'impasto per ottenere uno strudel...potete farlo anche di mele!
Chiudete i bordi e infornate...

Beh! Che ne dite?...Vale la pena provare no?!

mercoledì 26 agosto 2009

Bibliovideoterapia: Selvatico e Coltivato, il Walden all'italiana!







"Selvatico e Coltivato" è un libricino edito da Stampa Alternativa, scritto da tanti autori e autrici. Lo consigliamo per due motivi. Primo, perchè si inserisce bene, in qualche modo completandolo, nell'excursus che abbiamo fatto in diversi post precedenti sul tema della Casa e dell'Abitare(potete ritrovarli consultando la sezione "Pensieri sparsi"). Secondo, perchè una volta tanto personaggi, storie, esperienze pionieristiche da leggere, conoscere, sognare ed imitare, vengono tutte dal "Bel Paese".
In "Selvatico e Coltivato", troverete tante storie di persone che hanno deciso di ri-abitare la natura, di riavvicinarsi, a volte in modi davvero radicali altre volte in modi più semplici, al nostro ambiente originario, togliendo il più possibile le tante barriere che la "modernità" ha posto fra noi e la vita naturale.

Soprattutto, però, vi suggeriamo di leggervelo per le buone energie che trasmette, per le testimonianze vissute di sogni realizzati spesso con pochi mezzi, per modelli alternativi di vita rintracciabili, una volta tanto,anche qui in Italia.

Se non lo trovate in libreria, potete ordinarlo facilmente via internet.

Buone ispirazioni!

giovedì 2 aprile 2009

Pensieri sparsi: l'Agricoltura della Felicità


Molti non lo sanno e quelli che lo sanno, spesso se ne dimenticano. Ma esiste un’agricoltura della felicità, un’agricoltura che collabora con la terra invece di distruggerne la fertilità, un’agricoltura che è a misura d’uomo e della sua schiena, un’agricoltura così semplice da sembrare impossibile. Stiamo parlando dell’agricoltura Sinergica di Emilia Hazelip, una traduzione in termini mediterranei dell’agricoltura naturale del giapponese Fukuoka.
E pensiamo in particolare all’orto sinergico. In questi giorni stiamo ipotizzando di ripartire con un orticello sinergico per VillaVillaColle e ci stupiamo di come sia poco praticata questa orticoltura benedetta, dove non si zappa la terra (si non si zappa!), non si usano pesticidi o anticrittogamici, neanche quelli naturali e neppure si aggiunge letame o compost! Un’orticoltura che si basa, appunto, sulle meravigliose sinergie presenti in natura, sulla naturale fertilità del suolo, sulla FIDUCIA nei processi di Madre Terra.
Insomma anche negli ambienti “alternativi” e biologici, quando si accenna all’agricoltura sinergica sono tanti i nasi che si storgono. Eppure funziona! Provare per credere…
Speriamo di poter presto mostrarvi qualche immagine da VillaVillaColle, per il momento chi volesse approfondire può visitare questo indirizzo: www.agricolturasinergica.it
Buon orto e felice schiena a tutti!

mercoledì 1 aprile 2009

Cosa fare a Bosa: Scirarindi!











O meglio, cosa fare in Sardegna...

Scirarindi vuol dire “svegliati” in sardo.
E' un sito web nato in Sardegna, grazie a Cristina e Giovannela (nella foto) dal desiderio di dare visibilità e valore a quanto di bello e autentico esiste in quest’isola.

"In Sardegna sono presenti realtà sconosciute agli stessi abitanti dell’isola e difficili da trovare per chi, “di passaggio”, cerca e vorrebbe incontrare un mondo fatto di alimentazione naturale, medicina olistica, ricerca interiore, ecoturismo, coscienza ambientale.


“Scirarindi” vuole essere un invito a guardarsi attorno, per scoprire persone, attività, servizi e tutto ciò che, nel territorio, si sta muovendo alla ricerca del benessere psicologico, fisico e spirituale dell’individuo e della collettività, in armonia con l’ambiente.


Con questo sito si vuole anche creare una rete di comunicazione e scambio tra persone così da favorire la circolazione di informazioni ed esperienze tra tutte le realtà dell’isola."


Allora, per chi ha già programmato di venire in Sardegna o per chi lo farà magari il prossimo anno, il consiglio è di dedicare un po' di tempo ad esplorare Scirarindi, resterete stupiti di quale ricchezze contenga...

sabato 7 marzo 2009

Le nostre ricette preferite: I Biscotti di Fò


Fortunato Fabbricini, un caro amico che ci ha lasciato troppo presto, è stato il pioniere dell'Agricoltura Sinergica in Italia.
A lui dobbiamo tantissimo!
Condivise con noi, fra le molte cose, i segreti dell'orto sinergico, l'arte del fare il pane a lievitazione naturale e la ricetta base di questi biscotti, gli stessi che troverete per le vostre colazioni a VillaVillaColle:

per 2 kg circa di biscotti occorrono,
1 kg di farina semintegrale,
565 gr di burro,
500 gr di fiocchi d'avena,
440 gr di zucchero integrale,
350 ml di latte fresco,
45 gr di lievito naturale,
uvetta e cannella a piacere,
sale quanto basta.

Dopo aver sminuzzato nel frullatore i fiocchi, metteteli in una grande zuppiera con la farina, lo zucchero, il lievito, l'uvetta, il sale e la cannella.
Mescolate a secco il tutto.
Aggiungete il burro a piccoli pezzi (precedentemente ammorbiditi al sole o sul fornello) ed il latte.
Iniziate ad impastare, impastare, impastare...
Disponete su teglie piatte (meglio se coperte da carta da forno)e tagliate con la rotella.
Preriscaldate il forno a 200°, dopodichè infornate e cuocete a 160/180° per 20 minuti.
Togliete i biscotti dal forno, separateli l'un l'altro, magari capovolgeteli ed infornate di nuovo per 5 minuti.
Sennò che bis-cotti sono?

Se resistete alle tentazioni, si conserveranno benissimo ed a lungo in contenitori di vetro o latta.

Scriveteci come vi vengono e... le vostre varianti!

lunedì 23 febbraio 2009

Le nostre ricette preferite: la torta allo yogurt


Questa torta probabilmente la conoscete tutti, ma se così non fosse e per caso foste alla ricerca di un dolce semplice, leggero e buono...questa ricetta della nonnina fa anche per voi! E poi è anche versatile.
Come unità di misura usiamo il vasetto dello yogurt
Ingredienti:
3 uova intere (anche 2 possono bastare)
1 vasetto da 125gr. di yogurt intero
2 vasetti di zucchero integrale di canna
3 vasetti di farina bianca (o semintegrale) setacciata
1/2 vasetto di olio di semi o di oliva
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Ingredienti facoltativi:
1/2 vasetto di spremuta di arancia
1 cucchiaino di canella
mandorle o pinoli o nocciole o noci
scorza grattugiata di limone o arancia
2 cucchiaini di cacao in polvere
fettine di mele o pere o altra frutta (da aggiungere una volta che il composto è stato versato nella teglia)

Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere lo yogurt, poi l'olio e volendo la spremuta
Amalgamare il tutto
A parte mescolare il lievito con la farina e setacciarli.
Aggiungerli piano, piano, mescolando agli altri ingredienti già amalgamati, aggiungere il sale.
Se ilcomposto risultasse troppo denso aggiungere un pochino di latte
Se volete aggiungere altri ingredienti fatelo adesso.

Ungere una teglia e spolverarla di pangrattato
Versare il composto nella teglia, volendo guarnirlo.

Cuocere in forno a 160° per 35 minuti ca. (naturalmente i tempi di cottura e la temperatura variano in base al vostro forno!)

Se preparate il dolce senza ingredienti extra potete decidere di farcirlo con crema o marmellata.

Buona merenda a tutti... se avete qualche suggerimento inviatecelo...che siamo dei golosi...ma sì esageriamo con la nostra fantasia!!

lunedì 2 febbraio 2009

Dire fare barattare: Tutto è cibo...


Abbiamo già pubblicato qualche posts sull’argomento, ma meglio continuare ad invogliarvi…
Tutto è cibo, e le vostre energie, i vostri apprezzamenti, le vostre tante lettere sono cibo buonissimo di cui tutta VillaVillaColle si nutre.
Poi ci sono gli spaghetti di Albertone… e a VillaVillaColle ci nutriamo anche di quelli, e di ceci, sott’oli, farine, pasta, lenticchie, olio, marmellate, miele, formaggi, mandorle… Insomma altre cose buone e bio o naturali. C’è qualcuno fra voi che visitate questo blog, e siete davvero tanti, che produce, lavora, è impegnato nel campo alimentare e ha voglia di mare di Sardegna?
VillaVillaColle vi aspetta!!!

domenica 25 gennaio 2009

Dire fare barattare: E le marmellate?


Non tutti possono produrre miele o essere in grado di barattarlo, ma le marmellate?
Nostra unica condizione: niente zucchero bianco! Dolcificatele con zucchero Dulcita o Mascobado del Commercio Equo, con miele bio, con concentrato di mela o con niente se la frutta è dolce e matura.
Seguite la vostra ricetta, quella della nonna o quella dei vicini, oppure ispiratevi a quella qua sotto.
Insomma passate un pomeriggio piovoso a far marmellate e vi ritrovate in vacanza al sole…
Vi piace l’idea?
Allora eccovi una ricetta:
La marmellata fatta in casa è una tradizione antica e può essere anche migliore delle alternative commerciali, a patto che vengano seguite alcune fondamentali regole di preparazione e soprattutto procedure di sicurezza igienica.

Materiale occorrente:
Frutta matura
Zucchero Mascobado o Dulcita
Una pentola larga e bassa di rame oppure acciaio inox (non usare mai pentolame in alluminio)
Vasetti di vetro con possibilità di chiusura sottovuoto e guarnizioni nuove. (la capacità ideale è 250 gr., che consente di non dover conservare a lungo un vasetto aperto)
Una pentola alta e capiente, adatta a contenere tutti i vasetti
Un mestolo di legno
Un piattino da dolce

Procedura
- Per prima cosa mettere il piattino da dolce in frigorifero: servirà più avanti per saggiare la consistenza della confettura.

- Lavare accuratamente la frutta ed eliminare quante più impurità possibili; tranne nel caso degli agrumi, sarebbe meglio non sbucciare i frutti, dal momento che la scorza solitamente contiene la pectina necessaria alla gelificazione della marmellata stessa.

1. La frutta pulita dev'essere quindi sminuzzata ma non frullata in parti piccolissime e quindi versata nella pentola di rame o di acciaio inox (da evitare assolutamente l'alluminio)

2. Riempire l'altra pentola d'acqua e portarla ad ebollizione; quando l'acqua bolle, abbassare la fiamma ed immergervi i vasetti aperti per circa 10 minuti, quindi spegnere la fiamma ed estrarre i vasetti

3. Nel frattempo, portare ad ebollizione la frutta mantenendo la fiamma a un livello medio di intensità; mescolare costantemente ed aggiungere gradualmente lo zucchero in quantità variabile da 500g (per frutti molto dolci) a 1kg (per frutti molto acidi) per ogni kg di frutta. Eliminare eventuali impurità (non le bucce) o la schiuma che dovessero venire in superficie.

4. Mantenere l'ebollizione a fiamma vivace per circa 5 minuti, mescolando costantemente. Non aggiungere mai acqua.

5. Abbassare la fiamma al minimo; estrarre il piattino da dolce dal frigo, estrarre un cucchiaio di marmellata dalla pentola e versarlo sul piattino. Il composto dovrebbe presentarsi compatto e scivolare solo leggermente sul piatto. Se il composto risulta troppo liquido, aggiungere il succo di un limone (50 ml) per ogni kg di frutta e ripetere dal punto 4;

6. Se la marmellata ha raggiunto la consistenza desiderata, versarla ancora bollente nei vasetti con l'aiuto di un mestolo, lasciando circa 3 cm tra il livello raggiunto dalla marmellata e il tappo; chiudere immediatamente sigillando con il tappo ermetico e capovolgere i vasetti per circa 5 minuti.

7. Rimettere i vasetti ora pieni nella pentola usata per la sterilizzazione (nuovamente riempita d'acqua). Portare l'acqua ad ebollizione, raggiunta la quale abbassare la fiamma e fare sobbollire per circa 30 minuti.

8. Estrarre i vasetti, asciugarli e riporli in un luogo fresco e possibilmente lontano dalla luce.

Conservazione:
La marmellata fatta in casa non dovrebbe essere conservata per più di un anno; è utile a questo proposito utilizzare delle etichette da applicare ai barattoli, che riportino sia il tipo di frutta sia (soprattutto) la data di preparazione della marmellata. E' possibile consumare la marmellata a partire da 24 ore dall'ultima sterilizzazione.

Una volta aperto, un vasetto di marmellata va conservato in frigorifero e consumato entro massimo 20 giorni.

Se qualcuno dei vasetti presenta gonfiore nella zona del tappo, oppure se la marmellata subisce alterazioni di colore o formazione di muffa in superficie, buttare il vasetto senza neanche aprirlo: potrebbe contenere muffe tossiche o batteri pericolosi.

mercoledì 21 gennaio 2009

Le nostre ricette preferite: Mandorle condite


E’ il momento di incrementare un po’ questa rubrica… Con una ricetta che sta riscuotendo grande successo da queste parti. Fin troppo facile: prendete delle mandorle pelate, spargetele su una teglia da forno e tostatele in forno per pochi minuti. Basta poco per farle bruciare, quindi già dopo 2-3 minuti, iniziate a controllarle, se il colore è diventato più dorato, se iniziano a scoppiettare, toglietele subito. Versatele quindi in una piccola zuppiera dove le mescolerete con paprika, origano, olio di oliva e sale marino integrale. Più le mescolate, tanto meglio! Possono diventare un antipasto, una merenda, un condimento per insalate e cereali… sono sane, energetiche e, al solito, BUONISSIME!!

domenica 11 gennaio 2009

Cosa fare a Bosa: Buongiorno e buona colazione a VillaVillaColle






Vi siete alzati con comodo,nessuna automobile,nessuno scooter...
Potete decidere di restare nel "Siviglia" e consumare la vostra colazione in intimità, o salire pochi scalini e sedervi nella cucina bianca e blu.
E se il tempo è buono, anche a metà gennaio perchè no, potete decidere di gustarvi la vostra colazione su in terrazza, fra i tetti di Bosa...
Cosa preferite bere stamani,un caffè del Commercio Equo, un caffè d'orzo, una tisana ayrvedica, un classico caffellatte?
Provate i nostri biscotti, o del pane fatto in casa con la marmellata o un dolcetto a sorpresa! tutto, ma proprio tutto naturale, biologico...
Le mensole di legno sono piene di arance da spremere e di frutta fresca e matura, ma forse prima vorrete salutare il nuovo giorno facendo due passi su per i vicoli, fermi a qualche secolo fa...